Domenico
Ridola nasce il 13 ottobre da Gregorio
e Camilla De
Gemmis a Ferrandina, ma dopo pochi
mesi viene portato a Matera nell'antica casa
di via Tre Corone.
La sua è una famiglia benestante,
che gli consente
di studiare,
prima ,presso
la scuola privata
del canonico
Eustachio Guanti
e, poi, presso
il seminario
Lanfranchi. Il
Ridola è infatti
destinato, negli
auspici familiari,
alla carriera
ecclesiastica.
Gabriele Ridola, padre di Domenico
La
conclusione dei
suoi studi coincide
con la chiusura
del seminario,
a causa dei movimenti
risorgimentali.
La popolazione,
e forse la
stessa famiglia
Ridola, decide
dopo poche settimane
la riapertura
del seminario,
del quale
Domenico diventa
prefetto anche
se per un breve
periodo, prima
della partenza
per Napoli.
Giuseppe Garibaldi (1807-1882)
Si
laurea in medicina
nella facoltà di
Napoli il 18
novembre. Per
5 anni non torna
a Matera, perché le
strade sono infestate
dalle bande dei
briganti: la "questione
meridionale" è una
realtà amara per i giovani
italiani che
cominciano a
conoscere il
loro paese.
Ridola inizia
la sua carriera
professionale,
frequentando
cliniche e coltivando
lo studio e la
ricerca: pubblica
saggi, articoli
e recensioni
su riviste specializzate,
approfondisce
la conoscenza
delle lingue
straniere. Conosce
e parla inglese,
francese e tedesco.
Vince un concorso
per una borsa
di studio all'estero,
ma inspiegabilmente
il posto è assegnato
ad altri: è un'ingiustizia
che peserà per sempre
sull'animo di
Ridola. Il padre
gli consente
comunque di effettuare
dei soggiorni-studio
a Bologna, Milano,
Vienna.
Il brigante Carmine Crocco
(1830-1905)
Rinuncia
alla carriera
universitaria
a Napoli e torna
a Matera, dove
il padre gli
apre uno studio in via Duomo. L'acuta
intelligenza, la larga preparazione
e il gusto per
la ricerca, oltre
che l'uso di strumenti diagnostici
all'avanguardia per Matera e
per i tempi,
gli guadagnano
presto una fama
notevole, tanto
che il dott.
Ridola viene chiamato anche per
consulti nella vicina Puglia. Comincia
ad insegnare francese nell'Istituto
Tecnico e nelle classi ginnasiali
del Liceo Classico
Duni, lo stesso
dove nel 1882 arriverà, come
professore di
latino e greco,
Giovanni Pascoli.
Strumenti medicali in uso nel secolo XIX
E'
un anno decisamente
importante questo,
scopre, infatti,
una tipica patologia
pediatrica: la
"sindrome del
Ridola", una
particolare neoformazione
sottolinguale,
di cui, però,
fa solo una
descrizione clinica.
In quest'anno
comincia anche
la sua
passione per
la ricerca archeologica.
Forte di letture
di trattati di
archeologia,
quando l'amico
farmacista Riccardi
gli regala una
punta di freccia
in piromaco (in realtà in selce) - rinvenuta
insieme a conchiglie
fossili nell'agro
materano - decide
di dedicarsi
ad una più sistematica
attività di
sopralluoghi.
A
muoverlo in questo senso
non è soltanto
la bellezza dei
reperti, il gusto
della ricerca
e della scoperta,
ma anche e soprattutto
la possibilità di
spingersi ancor
oltre nella conoscenza
della storia
della sua città.
Tra quest'anno e il 1878 scopre ed esplora la Grotta
dei Pipistrelli, a circa 4 chilometri dalla città:
comincia, così, la sua attività di archeologo.
"The
Sick Bed" (1893)
di H.
Lessing
Diviene
consigliere comunale,
dopo essere stato
nominato nel
1877, a riconoscimento
dei suoi meriti, "Ispettore
onorario degli
scavi e
dei monumenti",
titolo che mantiene
per tutta la
vita.
Domenico
Ridola all'entrata della
Grotta dei Pipistrelli
Pubblica
un testo scientifico: "Un
efficace metodo
di cura in talune
forme gravi di
isterismo".
Si occupa, cioè,
a Matera, di
problematiche
simili a quelle
che impegnano,
negli stessi
anni, a Vienna, Sigmund Freud.
Sigmund Freud (1856 - 1939)
Diviene
sindaco di Matera
ed opera in maniera
accorta, tanto
che, quando presenta
le dimissioni
per ragioni familiari
- l'improvvisa
morte del fratello
costringe
Domenico, scapolo,
ad assumersi
il carico della
famiglia - il
Consiglio comunale
lo prega, comunque,
di rimanere (concedendogli
però un
lungo congedo).
Domenico Ridola con la nipote Giuseppina Ridola
Nel
settembre, il
23, arriva a
Matera il Presidente
del Consiglio Giuseppe
Zanardelli. Il suo
e' un viaggio
di ricognizione
nel Sud per toccare con mano la condizione
delle regioni meridionali, per ascoltare
effettivamente "il
grido di dolore" che
si leva da quelle
terre. E' un
viaggio coraggioso:
Zanardelli ha 76 anni e le condizioni
delle strade e delle comunicazioni non
sono certo favorevoli. Il suo è un chiaro
impegno politico per la crescita sociale
ed economica del paese e quel viaggio
è la risposta all'interpellanza postagli
in Parlamento da Michele Torraca, parlamentare
lucano, compagno di studi ed amico personale
di Ridola.
Giuseppe
Zanardelli (1826-1903)
Ridola
viene eletto deputato del Parlamento
e prende il posto del suo amico Torraca,
da poco scomparso.
Michele Torraca (1840 - 1906)
Ridola,
che continua
con impegno ed
assiduità la
sua ricerca di
archeologo, dona
allo Stato, il
21 giugno, la
sua ricca raccolta
di cimeli preistorici.
Dapprima vengono
raccolti nel
suo studio di
via Duomo, poi
in alcuni locali
del Liceo Duni
ed infine nell'ex-convento
di S. Chiara
diventando la
grande ricchezza
del "Museo
Nazionale Ridola".
Lo stesso Ridola
suddivide i reperti
nelle
sezioni ancor
oggi visibili:
geologica, paleolitica,
neolitica, età del
Bronzo,
epoca protostorica,
Magna
Grecia.
Reperti dal Museo Nazionale
"D. Ridola" (Matera)
Diviene
senatore, proseguendo
così la
sua carriera
politica, che
svolge sempre
con il solito
impegno, non
mancando alle
sedute in aula,
soprattutto quando
si tratta di
problematiche
e di argomenti
di sua competenza.
Contrario al
voto per le donne,
s'impegna però
nella lotta per
la regolamentazione
degli orari di
lavoro per donne
e fanciulli,
che secondo lui
dovrebbero essere
esonerati dal
lavoro notturno.
Il senatore Domenico Ridola
Domenico
Ridola muore
l'11 giugno,
a 91 anni, senza
aver mai smesso
di esercitare
la sua attività di
ricercatore e
studioso.
Le
scoperte importanti
che dal lontano
1872 si sono
succedute, i
contatti con
gli studiosi
di tutta Europa,
i riconoscimenti
accademici ottenuti
- la nomina quale
componente
dell'Accademia
Pontaniana di
Napoli, dell'Istituto
Archeologico
Germanico, della
Socièté Prèhistorique
de France, della
Società Romana
di Archeologia
- i costanti
fecondi rapporti
con eminenti
studiosi, tra
cui Pierini,
Quagliati, Orsi,
Mayer, Peet -
fanno di lui
la figura più eminente
di studioso della
preistoria e
della storia
del territorio
materano.
Corteo funebre per il sen. Ridola all'uscita della Cattedrale di Matera