Enorme la mole
dei reperti di ceramica.
Frammenti di vasi sono
disseminati nelle due grotte e questo
attesta la continuità abitativa
del sito fin
quasi certamente all'età dei
Metalli.
Allo stesso scopritore, Domenico
Ridola, ed agli studiosi successivi, si devono lo studio e la classificazione
dei tipi che attestano l'evoluzione ed il perfezionamento
delle tecniche.
Uomini attorno
al fuoco
Ceramica con decorazione impressa
La produzione più antica è
quella della "ceramica
impressa",
dall'impasto mediamente grossolano di argilla mista a gusci di conchiglie, ciottolini e calcare triturati.
Sulla pasta ancora molle venivano impressi con le dita - "a pizzicato", "a unghiate", ecc. - o con strumenti di varia forma semplici ornati, talvolta a file regolari o senza ordine.
Ridola chiama
questa "ceramica
del I° gruppo".
Ceramica
dipinta
in rosso
Ceramica
con decorazione
impressa
evoluta
Ceramica
con decorazione
impressa
evoluta
(particolare)
Segue poi una "ceramica
graffita" dall'impasto più depurato
e dalle superfici accuratamente lucidate.
I vasi, realizzati
senza tornio,
sono modellati
con la tecnica
"a colombino",
"a pressione"
e forse anche
"a stampo";
le pareti sono
sottili ed uguali,
il colore va
dal bruno al
roseo.
I motivi
sono graffiti
sulla superficie
lucidata del
vaso completamente
essiccato e sono
spesso riempiti
di pasta bianca.
E' questa che Ridola definisce
"ceramica del III° gruppo", quella tipica e
speciale di Matera, quella nella quale egli riscontrava una
particolare abilità dei "figuli" - vasai
- nella scelta dei materiali, nella cottura e nella decorazione
"...quei graffiti ripieni di sostanza bianca sulla
patina lucente nera o color rosa raggiungono l'eleganza di
un merletto su di una stoffa di velluto o di raso".
Ceramica
con decorazione graffita
Ceramica con decorazione dipinta
Ridola
notava inoltre che questa ceramica di III° gruppo appariva
negli scavi sempre unita agli oggetti di ossidiana, quasi
essi respirassero la stessa aria di apertura verso l'esterno,
di contatto con il Mediterraneo.
Il IV° gruppo catalogato da Ridola è una "ceramica
dipinta" ben cotta, dalle pareti sottili, decorate con larghe fasce rosse che
corrono intorno al vaso, spesso con anse a forma di teste
d'animali.