6.3 La dote
Nell'Ottocento la carta dotale di Emanuele Frangione, guardia rurale, che sposa Bruna Cuscianna, è indicativa della posizione economica invidiabile dello sposo, che conta su uno stipendio sicuro. Lo sposo Frangione infatti porta:

• 4 camicie
• 4 sottocalzoni
• 6 paia di calze di lana
• 4 paia di calzoni di felpa
• 3 camiciuole di felpa, 2 di bambace, 2 di vellutino
• 2 giacchette di filandra
• 6 fazzoletti di percalle
• 2 cappotti e una cappottella
• 2 paia di bisacce
• 6 sedie nuove
• 8 tomoli di grano
• 7 tomoli di legumi
• 7 tomoli di orzo e biada
• 1 fucile e giberna
• 2 accette e altre ferramenta
• 1 giumenta
• La dote in deposito della cassa del Monte dei morti essendo fratello della Santa vergine della Virtù
• La quarta parte di una casa in piazzetta Barisano del valore di 200 ducati
• Cento ducati in monete d'argento

Tutta la dote ammonta ad un valore complessivo di ducati 250,80.

La carta dotale di Giuseppe Di Cuia, invece, bracciale, cioè bracciante, che sposa la filatrice Rosa Maria Caione, elenca:

• 6 giacche nuove
• 6 gilè nuovi
• 6 camicie nuove
• 6 calzoncelli
• 6 paia di calze
• 7 cinture
• 6 fazzoletti nuovi
• 6 berrettini di bambagia
• 1 gabbano schiavone nuovo
• 1 cappotto di zoccomir nuovo
• 1 zappa nuova di rotoli 5
• 6 ducati in contanti per una botte
• 20 tomoli di grano
• 50 tomoli di biada
• 10 tomoli di legumi
• 1 paio di bisacce nuove
• 1 vigna dell'estensione di misure 24 in contrada La Monaca
• 1 cavallo

Il valore complessivo, esclusa la vigna, è di 120 ducati.