Lungo le dorsali delle Murge, che si
alternano a zone pianeggianti, durante il Neolitico sorsero numerosi villaggi,
verso sud-est nei territori di Matera e di Laterza e verso
nord-ovest in quelli di Gravina, Altamura e Santeramo.
I luoghi erano favorevoli agli insediamenti umani per la presenza
di pascoli sui crinali, di terreni fertili nelle pianure a
ridosso dei corsi d'acqua e di aree boschive ai piedi
delle colline.
La
zona della gravina come
appare oggi
Fossato
di Murgia Timone
I villaggi erano cinti da fossati
scavati con strumenti di pietra nella calcarenite o nei diversi substrati geologici presenti.
Ridola fu il primo a riconoscerne
la funzione e li definì trincee.
Le dimensioni dei fossati variano da 1.90 a 2.70 m in larghezza
e da 1.50 a 2.50 m in profondità.
Lungo il perimetro interno delle trincee, verso le capanne,
sorgeva - si suppone - anche un muretto, forse sostegno di
una robusta palizzata.
Nell'agro materano sorgono i siti
di
Trasano, Tirlecchia, Murgia
Timone, Murgecchia e Serra
d'Alto, quest'ultimo senza dubbio il più grande,
visto che il suo fossato è largo oltre 4 metri
e profondo 3, con pareti che convergono verso il fondo.
Le ricerche di Ridola individuarono
nei fossati di due villaggi - Murgia Timone e Tirlecchia
- un avancorpo verso l'esterno, che descriveva un
semicerchio sporgente, una lunetta, nella quale si apriva
forse una porta fortificata.
Ubicazione
dei siti neolitici rispetto
alla città di Matera
Trincea
in corso
di scavo
presso "Serra
d'Alto"
Rilievo
del sito
di Murgia
Timone
Interno
di una
capanna
neolitica
(ricostruzione)
Capanna
neolitica (ricostruzione)
All'interno del fossato, i fori
nel terreno ed i frammenti d'intonaco raccontano della
presenza di numerose capanne
a pianta circolare (o rettangolare), con uno o più grossi pali di sostegno
per il tetto, e pareti fatte con frasche e canne, ricoperte con un impasto di terra argillosa.
Resti di ceramica
impressa e diceramica graffita
e dipinta ci
indicano una continuità di vita dei villaggi, da un momento iniziale a uno più avanzato del Neolitico, e un'economia artigianale aperta agli scambi, parallela all'agricoltura ed all'allevamento del bestiame.