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Fu l'indagine condotta dalla psicologa Lidia De Rita per la "Commissione di studio della città e dell'agro di Matera", pubblicata nel 1954, a mettere bene in luce le dinamiche relazionali del vicinato.
La De Rita condusse la sua indagine sul campo, vivendo, nei primissimi anni 50, nei Sassi ancora abitati, e lavorò sulla base dell'osservazione diretta di una società ancora viva, pulsante di tensioni. La De Rita adottò un metodo sociometrico - elaborato dallo studioso J. L. Moreno - per accertare e misurare le reazioni sociali di individui nei confronti di altri individui presenti nello stesso vicinato. L'indagine evidenziò che mentre nei vicinati più evoluti da un punto di vista sociale si alternavano rapporti formali o di reciproca indifferenza ad altri di diffidenza, discrezione, riserbo, nei vicinati più poveri e più piccoli si manifestavano continuativamente tensioni esasperate.
La De Rita sostenne che "...il rapporto di vicinato non era un rapporto di amicizia... Resta deluso chiunque creda di trovarsi di fronte ad un'arcadica comunità che viva in ottimi rapporti di affetto e comprensione reciproca..." |
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La psicologa Lidia De Rita |
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